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Ideodromo

C’è un punto che mi annoia della sinistra italiana…

… ed è questa mania di mettere bocca su tutto, di separarsi su tutto. E poi mi dà anche fastidio questa riluttanza al rinnovamento, questa paura atavica di intaccare l’italica tradizione. Mi sta bene che la Carta non si debba toccare: rabbrividisco al pensiero che il lavoro di 63 anni fa debba essere modificato solo per il tornaconto personale di una classe dirigente che pensa solo a dirigere se stessa, ma allo stesso modo penso che proporre, senza imporre, non equivalga a stravolgere.
Renzi non ha stravolto. Ha proposto e non imposto. Ha proposto ai negozianti fiorentini di rimanere aperti il Primo Maggio. Che non vuol dire ingiungere una giornata di lavoro; significa dare l’opportunità a chi ne ha voglia di tirare su la saracinesca e stare aperto al pubblico, in una giornata dove solitamente si sta chiusi. Solo che “solitamente”, derivando dal latino ‘solere’, significa ‘essere abituato a fare qualcosa’. E l’abitudine, si sa, è tale quando su 100 volte una cosa la faccio 90, e le altre 10 non la faccio semplicemente perché o non ne ho voglia o non posso. Per questo motivo l’abitudine di rimanere chiusi il Primo Maggio può essere mantenuta o meno, a seconda della propria volontà.
In un’Italia dove nessuno ha più voglia di scegliere, e comunque quando lo fa, lo fa in modo sbagliato, appena danno la possibilità di mettere sul piatto la propria opinione, si scatena un polverone innanzi tutto mediatico e inutile, poi di coscienza blanda, e infine di falsa moralità politica che mette in campo i valori decennali di una sinistra che non c’è più. E così, se questa sinistra (di cui vorrei far parte, ma non posso perché non mi piace) si indigna per un’ordinanza “inusuale”, io mi indigno per il solo fatto che questa sinistra riesce ad andare in piazza solo “per far sentire” la propria voce. In piazza. Là dove conta poco. Là dove si crede che con una manifestazione si possa bloccare la discesa di un Paese agli inferi. Là dove è costume protestare per una proposta fatta e chiudere gli occhi su tutte le imposizioni che da un ventennio (Ventennio) stiamo subendo.

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