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Città del Messico, a due facce

“Questa immagine non è stata modificata. È tempo di farlo.” È lo slogan che campeggia sulle foto di una Città del Messico a due facce, fotografata dall’alto da Oscar Ruíz. Le immagini mostrano come alcune parti della capitale messicana (precisamente nei quartieri di Cuajimalpa e Alvaro Obregón del distretto occidentale di Santa Fe) si siano sviluppate  proprio a fianco di zone impoverite e mal messe della città, creando un contrasto economico, sociale e in questo caso anche visivo tra gli abitanti di una e dell’altra parte.

Nelle foto scattate per la campagna Erase the difference commissionata dall’agenzia pubblicitaria Publicis si nota l’enorme disparità delle due zone residenziali contigue. Quello che salta subito all’occhio è la differenza lampante data dai colori delle case, quelle popolari e vecchie ingrigite, quelle ricche dalle tinte vive. Ancora, i particolari fanno la differenza del benessere delle due parti: giardini curati, strade asfaltate, antenne paraboliche, macchine di grossa cilindrata e dalla carrozzeria lucente parcheggiate ordinatamente nei garage da una parte; stradine strette e poco curate, verde disordinato, terrazze fatiscenti dall’altra.
Anche la parte architettonica e strutturale ha contribuito alla divisione fra ricchi e poveri. Nelle foto si possono individuare infatti delle barriere che separano materialmente le due zone, mentre altri palazzi sono stati costruiti in maniera tale da avere un’ottima visuale sul davanti e nessuna possibilità di vedere cosa c’è dietro, grazie a dei pannelli isolanti installati sul retro delle case “per bene”.

Il Messico è una delle nazioni con la maggiore disparità fra ricchi e poveri. Esiste un coefficiente secondo il quale è possibile stilare una classifica dei paesi dove c’è più o meno disparità di reddito della popolazione; si chiama coefficiente Gini  e prende il nome dallo statistico italiano che lo calcolò nel 1912. Al netto di conti e formule matematiche, il coefficiente va da 0 a 1, dove lo 0 corrisponde a una maggiore equità economica e l’1 al concentramento della ricchezza nelle mani di pochi. Il Messico è stimato avere lo 0,546 e si colloca al 109° posto su 124 paesi presi in considerazione (la Danimarca è prima con 0,247, noi 52simi con il Regno Unito a 0,360, gli Stati Uniti 74esimi con lo 0,408).
Si stima che il coefficiente Gini medio di tutte le nazioni del mondo sia di 0.31 e aumenti ininterrottamente dalla metà degli anni ’80 dello 0,3% ogni anno.

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