… (avevamo appena vinto 1/3 di ‘Triplete’) l’umore era ben diverso e la fiducia era ai limiti della completa riverenza nei confronti di una cosa che, fino ad allora, non si era mai vista. Adesso, addì 9 dicembre 2010, ci ritroviamo a 10 punti dalla prima in classifica in campionato, agli ottavi di finale di Champions’ con (ennesimo) spauracchio di andare a beccare una super quotata. E non c’è nemmeno voglia e possibilità di fare i superbi e dire che già l’anno scorso (a marzo) abbiamo fatto fuori il Chelsea. Questa squadra – paradossalmente – la stessa di sette mesi fa, non è in grado non di ripetersi o emulare le gesta eroiche che hanno creato un precedente, ma persino non concede la benché minima e logica speranza che un ottavo di finale possa essere affrontato nel più degno dei casi. Certo, questo è il “senno di prima”, e forse con quello di poi potremo ragionarne a cose fatte (cosa tra l’altro molto più facile per tutti), ma certo le aspettative non sono migliori dell’anno scorso, e certo se a marzo 2010 c’era sempre quella speranza legittima di passare il turno anche da secondi, anche guardando le prime dei gironi e prendendo in esame la possibilità che ci possa capitare la più scarsa (a regola Schalke e Shaktar, rispettivamente quart’ultimo e primo in Bundesliga e Premier ucraina) non credo sinceramente che il passaggio ai quarti possa essere tra gli argomenti da trattare qualora ci trovassimo a sorteggio compiuto.
La condizione totale della squadra non ce lo permette. Non quella fisica, o quella mentale: TOTALE.
Diverso discorso per il Mondiale per Club (a proposito, aspettiamo una fra Al-Wahda e Seongnam): sebbene la squadra sia quella che sia, l’asticella del dolore è stata alzata fino al 18 dicembre, data dalla quale pare che si debba ricominciare a parlare di un’Inter diversa (e si spera con un trofeo in più da mettere in bacheca). La fiducia nella prossima settimana, contrastante con la sfiducia nel resto della stagione a venire, sta nel fatto che, appunto, credo che la voglia di rivalsa verso tutti sia più forte di qualsiasi cosa e consenta, almeno nel breve periodo, un ultimo scatto verso un qualcosa che pochi giocatori hanno (l’Intercontinentale) e che ad alcuni potrà anche fare comodo per permettere che gli ultimi incompetenti di France Football si redimano senza ereticale come stanno già facendo.
Categories