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E con Discogs metto a posto la mia collezione di dischi

Cercavo un’applicazione che mi permettesse di catalogare i miei cd e ho trovato Discogs, che è anche e soprattutto un sito di e per collezionisti. L’ho trovato semplicemente stellare.
Il solo fatto che mi permette di tenere traccia di quello che ho e di quello che voglio me ne fa innamorare.
Il nocciolo della questione è: sto pian piano sostituendo i cd che ho taroccato durante la mia adolescenza (una cinquantina) con i rispettivi originali, così da averli per bene in ordine alfabetico nella mia vita da adulto amante della musica. Solo che questi dischi erano tutti in Sicilia, nella casa della mia vita da adolescente e post-adolescente. E siccome portarli su tutti per poi ricomprarli sarebbe stato inutile e ingombrante, allora Discogs mi ha aiutato a metterli in quella loro chiamano ‘Wantlist’. E visto che c’è anche l’app, la prossima volta che vado in negozio, apro l’app e guardo cosa c’è sugli scaffali.
Da occhi a cuoricino.

Attualmente ho 64 cd catalogati, fra album, compilation e singoli; 55 sono i cd che ho intenzione di comprare per completare la collezione; un’altra quarantina sono quelli originali che ancora non ho inserito in Discogs (ma datemi un po’ di tempo).
Ora, dato che Discogs è anche un sito dove è possibile comprare e vendere vinili, cd e cassette, ogni supporto ha un prezzo a seconda della propria rarità, e questo prezzo segue un andamento, cosicché Discogs riesce a farne la storia, cioè dirci qual è stato il prezzo più basso e quello più alto da quando il disco è stato immesso in quello che viene denominato ‘Marketplace’. Grazie a questo meccanismo, è possibile anche sapere quanto vale la propria collezione. La mia oscilla dai 101.79 ai 350.38 euro, con un prezzo medio di 187 euro. Il tutto aggiornato alla data di questo post.

Si trova veramente di tutto, anche cose che non mi aspettavo di ritrovare o ricordare. Per esempio Porta Vagnu, il primo album di Ivan Segreto, pianista palermitano che mi fece scoprire un amico di mio padre 13 anni fa.
Oppure i Tinturìa, gruppo raffadalese guidato da Lello Analfino, di cui ho perso le tracce e di cui mi piacerebbe ascoltare cose nuove, se ce ne sono.
Ma ho ritrovato tante cose che ascoltavo fra i quindici e i venti anni fa: … The Dandy Warhols come down; Roof Club dei Reggae National Ticket prima che Alborosie cominciasse a suonare da solo. Roba da adolescenti, insomma, o per lo meno roba che mi è entrata nelle orecchie a cavallo degli anni Duemila e che mi fa un gran piacere ritrovare e risentire, ricomprare e che mi fa venire coglia di scriverne.

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