Categories
Home

::È inutile difendersi…

… quando la stessa cosa l’hai pensata tu stesso e in certi periodi continui a pensarla. Magari però, farebbe piacere che qualcuno impararasse a contestualizzare le situazioni e non essere consapevoli concludere ancora una volta un Ministro della Repubblica ha cagato fuori dal vaso.
Sfigato se non ti laurei prima dei ventott’anni. L’ho pensato anche io, molte volte: quando ne avevo 25, e a mille e passa chilometri da casa la prof di tedesco continuava a bocciarmi al terzo tentativo a Tedesco III; sempre a 25 anni, quando mi vidi bisognoso di cercare un lavoro, visto che i miei genitori mi avevano dato una sorta di intimo e paternalistico ultimatum e dato che iniziavo a sentire il bisogno di guadagnare qualcosa, giusto per evitare l’umiliante telefonata del terzo sabato del mese per farmi rimpinguare la postepay di quei 500€ necessari per arrivare al quarto sabato del mese successivo. L’ho pensato anche io: che sfigato, nell’essere figlio unico di una famiglia monoreddito (quello di un dipendente USL) e non il primogenito di una famiglia monoreddito (quello di un libero professionista) con tre figli, che usufruisce dello studentato, che ha, come gli altri due fratelli, l’ultimo cellulare messo sul mercato, e una paga mensile di circa il doppio della mia. Che sfiga, sempre per lo stesso motivo, pagare 1100 euro di retta universitaria perché – parliamoci chiaro –una famiglia monoreddito da dipendente USL ha da mantenere solo il figlio unico (almeno secondo la concezione burocratica universitaria).
Che sfiga non essere stato figlio di un medico, un avvocato, un titolare di un esercizio che magari nel luglio del 2002, il lunedì successivo al mio orale per la maturità, mi avrebbe messo dietro il bancone della sua attività in centro città. Sfigato.
Così come sono stato sfigato a trovare finalmente quel lavoro, cinque anni fa, dire finalmente a papà che non mi serviva niente, nemmeno per pagare l’affitto, che a quell’epoca era quasi la metà di quanto guadagnavo.
Sono uno sfigato, certo, al quale a quasi 29 anni mancano tre materie più la tesi, per prendere una laurea che Sacconi (altro Ministro della Repubblica a suo tempo) ha già definito “inutile” in collaborazione con la Gelmini. Sono uno sfigato perché mi sono rimesso in gioco dopo anni di crisi personale nel provare inutilmente un esame al quale rimbalzava l’80% degli studenti; sono uno sfigato perché, da sfigato, vedevo gli altri che finivano, che mettevano le belle foto su facebook e che a casa loro, quella dove sono nati e cresciuti, avevano altri problemi, ma di sicuro non quello di pagare bollette e prendere permessi non retribuiti dal lavoro.
E sono anche stato sfigato nella scelta del percorso, cambiandolo dopo quattro anni di studi che non senza rancori ho buttato al vento per rimettermi a fare una cosa che ho capito che mi piaceva grazie a un lavoro trovato cinque anni fa. Lavoro trovato senza la laurea, che, da sfigato, prenderò dopo i ventott’anni.
Quindi non cerco nessuna attenuante, né una difesa, dico solo che, anche la cosa mi ferisce, lo fa di certo meno di quanto non sia riuscito io stesso a fare dell’autolesionismo durante questi anni da sfigato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.