Categories
States

Gentrify this

Il centro della città in cui lavoro è da tempo oggetto di attenzioni da parte di cittadini e volenterosi aspiranti amministratori: sì è pian piano svuotato, prima di “autoctoni”, come li chiamo io, poi di negozi storici e successivamente di esercizi commerciali (anche in franchising) costretti a chiudere o a trasferirsi, principalmente a causa di locali con prezzi di locazione troppo alti. Discutibile poi la scelta del settore merceologico dei vari esercizi, ma questo è un discorso a parte e se vogliamo additabile ai gusti personali.

Navigando in rete mi sono imbattuto in un articolo che parla della gentrificazione avvenuta nel corso degli anni a New York, fenomeno che Justin Blinder ha fissato reperendo immagini da Google Street View e componendole in formato gif, fino a mostrare come è cambiato il paesaggio urbanistico della Grande Mela, proprio a causa della gentrificazione.

Per venire incontro a chi legge, per ‘gentrificazione’ si intende quel processo urbanistico che tende a rivalutare una zona degradata di una città, rivalutando anche i prezzi delle case, alzandoli (e con essi anche quelli degli affitti) e sostanzialmente mettendo in fuorigioco coloro che abitano lì da prima della gentrificazione del posto, i quali si vedono costretti a cercare altre zone della città più abbordabili per le proprie tasche.
Con “Vacated” (trad.: sgombero, lasciato libero), Blinder si pone il problema dei lotti lasciati sostanzialmente in balia di se stessi, abbandonati, che costellano la città. Il progetto è stato inoltre presentato a ‘Envision2017’, una sorta di grande calderone organizzato da MoreArt che cerca di coinvolgere gli artisti che hanno in mente una visione di come potrebbe apparire New York in futuro. “Vacated – dice Blinder – è un tour itinerante attraverso il cambiamento del paesaggio urbano. In realtà ci si chiede se tale cambiamento costituisce effettivamente un’azione di gentrificazione.”

Pare che Berlino sia e sia stata la patria della gentrificazione in Europa. Divenuta terreno fertile di stabili abbandonati dopo la caduta del Muro, ci dicono che molti loft e capannoni abbandonati siano stati affittati a prezzi stracciati e abbiano fatto da apripista a una nuova vivibilità di quartieri degradati, soprattutto a est.

Il punto sulla bontà o meno della gentrificazione sta nella domanda: è un buon viatico al ripopolamento di aree dismesse di una città, o contribuisce ad avvantaggiare solo chi si può permettere determinati canoni?
In casi come la città in cui lavoro potrebbe essere la prima opzione: rinfoltire il centro con nuovi spunti contribuirebbe a rinvivirlo, renderlo quello che era negli anni d’oro raccontati da chi ci vive da molto prima rispetto al sottoscritto. Certo, andrebbero scoperte le dinamiche che regolano il mercato immobiliare della zona, riuscendo a capire se gli affitti rimarrebbero tali o aumenterebbero – sia quelli relativi alle abitazioni che quelli per i fondi commerciali – e se infine aumenterebbe la qualità della vita in centro, per certi versi snobbata dagli stessi proprietari degli immobili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.