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Obama non avrebbe dovuto

Uh! Un mese senza passare da queste parti!
In ogni caso non sono mancati gli spunti e allora propongo una cosa molto leggera, uscita sull’Huffington Post originale, visto che il Post – fonte ispiratrice di chi state leggendo – ha pubblicato un richiamo all’intervista che Pul Krugman ha lascito a Rolling Stone americano di questo mese.
In sintesi, Krugman (Nobel 2008 per l’economia, economista di altissimo livello che batte a sinistra) sei anni fa aveva affossato Obama e le velleità di tutti coloro che lo avevano votato per la prima volta, dicendone elegantemente peste e corna. Dopo sei anni, Krugman ha rivalutato quello che ha scritto lui stesso e quello che ha fatto Obama, riportandolo in auge in un periodo in cui Barack non è che stia andando tanto bene in tema di popolarità. Tra l’altro siamo fra un po’ ci sono anche le elezioni di mid term e questo è un grosso endorsement pe l’amministrazione democratica (fine degli inglesisismi). Insomma: sul Post vi potete andare a leggere i punti per cui Krugman rivaluta convintamente Obama.

Qui, visto che si ricomincia, ho pensato bene di elencare le diciassette cose che Obama avrebbe potuto evitare, prendendo spunto da questo dell’HuffPost, come detto. Con questa storia, ho anche un ascusa per scrivere di cose americane.

Obama non avrebbe dovuto…

-… sporgersi al banco di Chipotle. Chipotle è la catena di fast-food più in voga negli USA in tema di cucina messicana. A Washington, in giugno, Obama si è spinto oltre (overreach), in uno degli atteggiamenti peggiori che si possano tenere a un banco alimentare protetto da un pannello di plexiglass. Non si fa! L’ho fatto anche io al supermercato, perché volevo quella pizzetta, bella gonfia e con un bel condimento, piuttosto che quella un po’ impresentabile che la fornaia stava accingendosi a prendere e rifilarmi. L’ho fatto anche io, dicevo, e sono stato ripreso. C’è tutta una storia di igiene e batteri per cui sporgersi per indicare la propria pizzetta preferita (Obama voleva una salsina piccante, forse) è altamente deprecabile.

-… indossare i guanti e far lavorare Michelle. “Non c’è uomo sposato in questo paese che non abbia ricevuto una simile occhiataccia.” Lo dice anche il sito ufficiale della Casa Bianca, mostrando una foto di lui con le mani guantate messe a vecchino dietro la schiena, mentre lei, vanga in mano, aiuta dei giovani volontari a piantare un albero in mezzo al fango. Non si fa. A parte che guardare gli altri lavorare e sghignazzare è una cosa odiosa, ma un Presidente che va a fare volontariato alla fine lo deve fare, non può laciare lavorare solo la moglie.

-… correre a bordo piscina. È una delle cose più vietate al mondo. Un principio fondamentale omesso nella Carta Universale dei Diritti Umani. Non si fa. Rischi di scivolare e di farti seriamente male. Sopratutto se ai piedi hai, cosa?, crocks? Sapete che conosco persone, che solo camminando, sono scivolatee hanno battuto il fondoschiena e si sono ritrovate il coggige dolorante e nero per settimane? Poi c’è anche tua figlia in acqua. Dalle un esempio, no?

-… permettere di far mettere le orecchie da coniglietto rosa a Bo e fargli fare una foto. Nel 2012, la Casa Bianca tira fuori le più belle foto dietro le quinte della dimora presidenziale. Le ha fatte tutte Pete Souza, obiettivo ufficiale di Barack. Se c’è una foto di Obama preso di striscio o in momenti affettuosi con Mishelle, quello scatto è di Souza. Fra le 83 foto c’è anche quella di una mano che prepara la reflex per immortalare Bo, il Cão de água português di sei anni, con due orecchie rosa da coniglietto. Peggio di quelli che hanno il chihuahua e lo tengono in borsetta.

-… spaventare a morte una bionda che stava pranzando. Quella povera donna era tanquilla, al tavolo con degli amici. Arriva questo da dietro e la scuote. Poi tra l’altro, non uno qualsiasi. E comunque, avete mai provato a sosprendere una donna da dietro? Ecco: urlo acuto al contatto con tempo di reazione pressoché azzerato, faccia sconvolta e anatemi nei nostri confronti. A Obama cos’avrà maleddetto?

-… vestire “jeans da mamma” su una bici. Questa, vabbè, l’hanno scelta in redazione. In effetti la polo dentro i jeans e le scarpe da ginnastica bianche non sono proprio indumenti presidenziali. Ma tant’è. Almeno aveva il casco.

-… fare certi versi stupidi giocando a golf. Tipo mettersi su una gamba e fare le smorfie accompagnando in buca con lo sguardo il tiro della domenica.

-… sedere sul bracciolo di una poltrona già occupata. Diciamolo: sedere su un bracciolo di una poltrona dove c’è già seduta un’altra persona fa molta confidenza. C’è condivisione, informalità, quel senso di stringiamoci-anche-se-ci-stiamo-un-po’-più-scomodi. Però bisognerebbe considerare anche l’esigenza della persona che sulla poltrona ci si è seduta per prima, non cercare di farla smammare con la scusa di chi tanto-non-ti-voglio-fare-alzare-sta’-pure-comoda.

-… usare l’iPad per girare un video. Li odio anche io: con questo coso in mano, messi lì a fotografare o registrare la qualsiasi, contro ogni principio di comodità. È vero che l’iPad fa dei video magnifici in termini di qualità HD, ma questi che fanno le foto con il tagliere sono insoppportabili.

-… salutare di striscio dal finestrino dell’Air Force One. “Presidente facciamo presto. Prenda posto e partiamo, eh?” “Sì, ok (che palle questo…).” “Presidente? Che fa? NO! NO!” ” Che c’è?! Sto salutando la gente dal finestrino! Che cafonaggine! Sono educato, sto salutando la gente la fuori.”

-… cercare di fregare la macchina fotografica a chi gli stava facendo una foto. Deprecabile. Da Bullo, proprio.

-… sporgersi all’indietro con la sedia. Altro principio fondamentale non scritto nella Costituzione della vita. È pericoloso. Sfasci una sedia, perché a lungo andare si scolla e poi costa ripararla. Se ti sporgi troppo cadi e ti fai male.

-… ridere in faccia a un bambino con i capelli con la cresta. I bambini non si prendono in giro. Semmai ci si gioca e si stabilisce un rapporto di complicità. Il bimbo ha la cresta? Fagli due battute, ma basta. Non ridere in faccia a lui, anche perché fai capire ai genitori di essere veramente dei mentacatti a pettinare così il figlio.

-… calpestare l’erba dei prati della Casa Bianca. C’è scritto in ogni parte della proprietà: “Non calpestare le aiuole”. Poi il giardiniere si incazza. Usa un sentiero. Si capisce che uno ha fretta, ma almeno sull’erba camminaci scalzo.

-… fare veramente figure con l’ombrello. Se l’ombrello non passa da un cancello, lo si chiude, lo si stringe un po’, ma non si può fare tutti questi movimenti e non capire che l’unico modo per passare da un cancello stretto implica anche che ci si bagni un po’.

-… scimmiottare un adolescente che sta mangiando una torta. Come prima con il bambino, prendere in giro un adolescente, tra l’altro un po’ sovrappeso, non è il massimo. Soprattutto nell’atto di strafogarsi una torta che ha l’aria di essere una bomba calorica.

-… lasciare fuori dalla porta Bo. Una scena tristissima: lui e lei dentro, Bo fuori dalla porta che magari guaisce perché vuole entrare. Non si fa.

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