Si ricomincia da dove avevamo finito. Il Mondiale si sta concludendo (e credo anche la vita del povero polipo jettatore) e i giornali italici riprendono a parlare di qualcosa che riempia pagine e tasche (loro) fra una granatina e una sudata notturna. Moratti inibito per tre mesi (più 45.000 € di ammenda) per essere andato a colazione con Preziosi e aver presumibilemnte trattato la cessione all’Inter di Thiago Motta e Milito. In pratica Moratti non avrebbe dovuto parlare di affari con un tesserato FIGC inibito – com’era Preziosi al momento dell’incontro. Ma Moratti non sapeva della questione e, informalmente, ha preso Thiago e il ‘Principe’ con una stretta di mano davanti a un cappuccino. La trattativa ufficiale è poi stata condotta come da statuto federale dai delegati delle due società (Branca e Ghelfi per l’Inter, Zarbano per il Genoa). Ma i giudici federali non hanno voluto sentire ragione: se parli di affari, lo devi fare da statuto, e non davanti a una pasta alla crema.
Di certo ci sono delle regole da rispettare e la vecchia regola che ‘la legge non ammette ignoranza’ è sacrosanta, e per di più mi pare ignobile nascondersi dietro le italiche anch’esse usanze dell’interpretazione di regolamenti e normative. Detto ciò mi pare che però qualcuno si diverta a tenere una società sul filo e da sotto spunzoni con delle punte metalliche incandescenti, fino a sperare di farla cadere. Soprattutto una certa categoria, che pare godere di questa grottesca situazione che vede i vincitori – soprattutto questi vincitori, quelli di C.so V. Emanuele a Milano – messi quasi sempre sulla graticola mediatica per non so quale screzio o torto commesso.
Personalmente non ricordo un accanimento mediatico in vent’anni che seguo il calcio. Continui e mirati attacchi a spogliatotio e società (anche e soprattutto in momenti particolari della stagione) che si ripetono, sistematicamente, in periodi dell’anno che sembrano scelti apposta e che poi sfumano qualora ci sia qualcosa che merita la ribalta.
E così anche questa volta. A 36 ore dalla fine del Mondiale e a 36 ore dal chiedersi che cosa debbano mettere in prima pagina, ecco pronta la nuova telenovela da dare in pasto ai frustrati
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