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“I biglietti dei musei europei sono gratis”, dice

Nella puntata di ‘In onda’ trasmessa da La7 nella seconda serata di martedì 1 agosto c’è stato ospite Vittorio Sgarbi, zoppo da una gamba e con un tutore al braccio sinistro. Il suo intervento è arrivato dopo il dibattito sugli autovelox tenuto da Simone Baldelli (Fi) e Paola De Micheli (Pd) e guidato dai conduttori Telese e Parenzo.
Fra le altre cose, l’ex sindaco di Salemi ne ha detta una che mi andava di controllare, cioè che i musei d’Europa sono tutti gratis (il video è sotto, al minuto 3’37”), mentre in Italia lo dovrebbero essere. Il tutto condito dalla solita scurrilità, nel constatare che in Italia siamo gli “unici coglioni in Europa ad avere gli autovelox e a pagare per entrare nei musei”. Anche Parenzo gli ha dato corda, e ha agevolato l’invettiva citando la gratuità dell’ingresso al Britsh Museum, che è vero, ma solo quello.
Se la prima affermazione – quella sugli autovelox – non mi ha toccato più di tanto, sulla seconda mi sono voluto fare un giro sui siti dei dieci maggiori musei europei, almeno secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore in un articolo del gennaio del 2016 basato su una classifica degli utenti di Trip Advisor. Classifica indicativa e comunque sempre valida, vista la caratura e l’importanza senza tempo delle dieci gallerie.

La pagina dove prenotare il biglietto al Louvre. (clicca per ingrandire)

Ecco, se effettivamente entrare al British Museum non costa niente, come anche alla National Gallery – ma secondo alcuni, questa gratuità tutta inglese è ripagata ampiamente dal costo altissimo che bisogna affrontare per la visita di una singola mostra – negli altri otto grandi musei europei presi in considerazione si paga: dai 5 euro del Nuovo Museo dell’Acropoli ad Atene fino ai 17 e 50 del Rijksmuseum di Amsterdam.
Nel mezzo, bisogna pagare 700 rubli all’Hermitage di San Pietroburgo (circa 9 euro e 80), 12 al museo d’Orsay e 13,59 al Vasa di Stoccolma (o 130 corone in valuta locale).
Il Prado, nella capitale spagnola, vuole 15 euro, mentre il Louvre e il museo di Van Gogh, rispettivamente a Parigi e Amsterdam, fissano a 17 euro il prezzo d’entrata. Il tutto, naturalmente, senza contare le commissioni da aggiungere in caso di acquisto on line oppure servizi aggiuntivi alla visita, come per esempio audioguide o visite multimediali.
I biglietti gratuiti sono riservati ai minori di 18 anni, nella maggior parte dei casi, oppure a beneficiari di alcune politiche dei singoli musei (ai possessori d alcuni titoli cumulativi, come sono le carte prepagate confezionate in apositi pacchetti dedicati ai visitatori).

In Italia
Per basarsi sui dieci maggiori siti museali italiani, possiamo usare la graduatoria che considera il numero di visitatori nel 2016 che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha pubblicato nel mese di luglio 2017.
La media è di 14,20 euro contro i 9,50 dei dieci maggiori musei europei, che non è tanto, ma nemmeno niente come hanno sostenuto Sgarbi e Parenzo. Ad alzare la media sono i 25 euro per entrare alla Venaria Reale in provincia di Torino e i 22 euro per godere del museo Egizio, sempre nel capoluogo piemontese.
Gli altri musei, al netto di commissioni applicate sull’acquisto via internet, non hanno prezzi poi così esorbitanti o scandalosi: si va dagli 8 euro per entrare agli Uffizi ai 15 euro della Galleria Borghese a Roma; sempre nella capitale, per andare a Castel Sant’Angelo servono 10 euro e 12 per il Colosseo. In Campania servono 13 euro per girare gli scavi di Pompei e 12 per la Reggia di Caserta; a Firenze, la Galleria dell’Accademia chiede 12 euro, mentre per il Circuito Museale Boboli e Argenti bisogna spendere 13 euro.

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