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Wermke, Leinkauf e le bandiere bianche del ponte di Brooklyn

Alla fine li hanno trovati. O meglio: si sono fatti trovare. Matthias Wermke e Mischa Leinkauf, due artisti tedeschi, hanno rivendicato la responsabilità di aver messo le bandiere bianche sul ponte di Brooklyn, in sostituzione delle originali bandiere a stelle e strisce americane.

Nella notte tra lunedì 21 e martedì 22 luglio scorsi qualcuno aveva sostituito le bandiere americane sul ponte di Brooklyn con due bandiere imbiancate. La polizia di New York, molto contrariata per l’accaduto, aveva avviato le indagini e comunicato alle agenzie di stampa di essere determinata nelle ricerche del responsabile o dei responsabili, poiché la cosa non poteva passare come una semplice goliardata. Il fatto che molte delle misure di sicurezza che vigilano sul ponte siano state superate in maniera abbastanza facile ha reso più agguerrita del solito l’azione delle autorità della Grande Mela.

In rete erano poi circolate supposizioni e congetture sul perché due bandiere bianche fossero state issate sul più famoso punto di accesso a Brooklyn: la resa alla gentrificazione che sta pian piano coprendo alcuni quartierin del borough, data anche dall’apertura di nuovi ristoranti della catena Subway; la resa delle zone pedonali alle piste ciclabili e viceversa.
Di tutte queste ipotesi, avanzate nei commenti ai vari articoli delle testate on-line della città, nessuna è stata confermata e la smentita è arrivata proprio dalla coppia di artisti di Berlino, che hanno pubblicato un video sul sito del NYT dove si vede la base di una delle due bandiere a pochi passi da chi aveva la telecamera, in cima a una delle due torri del ponte.

Dunque niente terrorismo né atti vandalici, bensì una semplice installazione di due artisti che sono abituati a questo tipo di cose. Wermke e Leinkauf hanno inteso solo celebrare “la fragilità, nonché la bellezza degli spazi pubblici americani”, gli stessi che hanno dato la possibilità al loro connazionale Roebling di realizzarsi negli States e poter portare a termine la progettazione del ponte, finito poi di costruire nel 1883, quattordici anni dopo la sua morte, avvenuta proprio il 22 luglio del 1869.

Matthias Wermke e Mischa Leinkauf.
Matthias Wermke e Mischa Leinkauf.

I due tedeschi hanno detto che non avevano intenzione di creare tanto disagio nella polizia di New York. “Un’installazione del genere non avrebbe avuto tanto clamore di questo tipo a Berlino”, ma evidentemente in America, dove l’attenzione per la violazione delle aree sorvegliate è altissima, la percezione di un luogo pubblico facilmente profanabile è diversa e anche molto influenzata da quanto successo dall’11 settembre 2001 in poi.
Tuttavia, nelle testimonianze fornite dai tedeschi al New York Times, i due hanno detto che sono saliti in cima al ponte con le due bandiere negli zaini, arrampicandosi sui cavi a disposizione degli operai per le eventuali manutenzioni, e di non aver notato nessuna telecamera di sorveglianza. Poi, le bandiere originali sono state rimosse e sostituite con queste due bianche, cucite a mano dai due artisti; le bandiere originali sono state ripiegate secondo il tipico cerimoniale utilizzato dai militari e saranno rispedite ai legittimi proprietari.

Non è chiaro se la polizia di New York imputerà ai due qualche forma di reato, fatto sta che Wermke e Leinkauf si sono detti disponibili a chiarire ogni aspetto della vicenda e di aver aspettato gli sviluppi della stessa per poter eventualmente fornirsi del supporto legale.

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