Hope Solo, il portiere della nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti d’America è stata sospesa dalla federazione calcistica statunitense per aver detto una frase antisportiva detta dopo la sconfitta contro la Svezia nei quarti di finale del torneo olimpionico a Rio 2016.
La nazionale svedese ha infatti battuto le americane per 4-3 ai calci di rigore dopo l’1-1 ai tempi regolamentari (la Svezia ha poi preso la medaglia d’argento perdendo in finale con la Germania per 2-1).
La punizione per la Solo è arrivata dopo che la trentacinquenne “portiera” di Richmond avrebbe detto che le svedesi sono un “branco di codarde“, alla luce della sconfitta venuta dopo i rigori. La sospensione comminata ammonta a sei mesi senza la possibilità di essere chiamata in nazionale e inoltre la federazione ha praticamente fatto terminare il contratto con la Solo, il che vuol dire che se la cosa fosse confermata, per lei sarebbe finita anche la carriera internazionale.
Da 17 anni dedico la mia vita alla nazionale di calcio femminile (…) per elevare lo sport a favore della prossima generazione di atlete.
Non posso essere la giocatrice che sono senza essere la persona che sono, anche quando non faccio o dico le cose per bene.
La questione ha però assunto i connotati di un caso sessista, visto che nel mezzo ci si è messo anche il direttore generale della nazionale femminile, Rich Nichols, che ha sottolineato come la decisione della federazione violi il primo emendamento (quello della libertà di parola) e sollevando dei dubbi sull’applicazione del provvedimento nel caso in cui l’atleta fosse stato un calciatore o un allenatore di sesso maschile.
La Solo riceverebbe anche tre mesi di liquidazione dalla federazione e sarà pagata esclusivamente per la propria attività sportiva con la squadra di club in cui gioca, la Reign FC di Seattle.