Heather Dewey-Hagborg va in giro per New york a raccattare mozziconi di sigaretta, gomme masticate, peli. Si potrebbe soprassedere sull’aspetto fetish della questione e mirare dritti al punto: le servono per determinare il DNA di chi se n’è disfatto e per riprodurne i tratti del volto.
A mezzo fra nerd e artista visionaria, la Dewey-Hagborg ha progettato un programma che le consente di determinare molti elementi fisici dal DNA che ricava dai rifiuti dell’uomo. Grazie a questi, riesce a conoscere anche alcuni tratti somatici, che riproduce in stampe 3D raffiguranti volti di persone che non ha mai visto.
Dottoranda di arti elettroniche, appassionata di intelligenza artificiale, la ragazza di Philadelphia si è man mano specializzata in questo tipo di arte frammista alla ricerca scientifica nel campo biologico, influenzata anche da molte teorie riguardanti l’uso sbagliato della sicurezza biologica o della sorveglianza genetica.
Pare che il suo lavoro sia mirato a sottolineare l’importanza di una cultura che si preoccupi della prevenzione delle malattie infettive e dei rischi dovuti ad attacchi biologici a scopo terroristico.
Una ossessione che si è trasformata in passione e che la Dewey-Hagborg ha commutato in ricerca scientifica e artistica, fino a spingersi alla creazione di un liquido spray che permette di cancellare le tracce del proprio DNA. Lo ha chiamato ‘Invisible’ e lo ha progettato in due flaconi, uno contenente ‘Eraser’, un liquido che cancella il 99,5% delle tracce genetiche, l’altro conetenente ‘Replace’, sostaza che copre il rimanente 0,5% con oltre cinquanta fonti genetiche differenti. Costa 230 dollari (191 euro), semmai ne aveste bisogno.