… chi lo vuole negare? Siamo a una soglia critica dell’esistenza. Diceva Lorenzo che dai 20 ai 30 è una tortura e bisogna vestire un’armatura. Posso affermare che è vero, che adesso guidi tu e che nessuno di dice come fare. Non è che qui si voglia negare l’evidenza, si voglia affermare di voler vivere nel mondo delle favole e che ogni mattina è una gioia svegliarsi.
Qui si sta solo rivendicando un po’ di voglia di normalità: normalità fatta di cordialità nella vita di coppia, con gli amici, voler dire le cose come stanno e farsi ascoltae in maniera tranquilla, senza esagitazioni. Sorridere al mattino – e possibilmente per tutte le 24 ore – con la consapevolezza di avere delle difficoltà, di non avere la cabina telefonica vicino e il costume di Superman a portata e saper ammettere con il sorriso stampato in faccia che ‘ok, la cosa è difficile, ma ci sarà una soluzione e sarà anche fruibile’.
Non è ottimismo. È realismo. Mi rifiuto di pensare che non c’è fine alle torture. C’è fine a tutto, anche al peggio. E comunque so che al mondo, e nemmeno non troppo lontano, c’è qualcuno che sta peggio di me.
Mettiamoci l’animo in pace e giochiamo. Queste sono le regole.