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Mezza maratona, piena soddisfazione

“Una mezza non si improvvisa”.
È questa la chiusa di Nano al pranzo di domenica 9 aprile, dopo aver partecipato alla mezza maratona di Firenze. 21 chilometri e 97 metri fatti per la prima volta, la mia prima volta, e chiusi in 2h 18′ 23”. Con una media amatoriale di sei minuti e tre secondi al chilometro.
Il vincitore della manifestazione ha finito in un’ora e due minuti…
In quelle due ore e rotti sono arrivate prima di me 2532 persone…
In quelle due ore e rotti ho capito che la corsa è una buona via allo sport per quello che sono adesso: dopo cinque anni di calcio amatoriale, due anni di pausa e l’ultimo anno passato a fatica a mantenere l’impegno ad andare ad allenarmi palla al piede, ho convenuto che la corsa può rivelarsi un buon motivo per cambiare prospettiva, ascoltare buona musica, avere qualcosa in comune con una persona che avevo perso di vista e con la quale ci siamo riavvicinati, capire il mio corpo.

Quindi in febbraio mi sono iscritto alla Firenze Half Marathon e senza prepararla sono andato a ritirare il pettorale 403 e mi sono presentato alla partenza e due ore e diciotto minuti dopo sono arrivato in condizioni pietose.
Lo sbaglio fondamentale è stato non assumere un’andatura regolare subito all’inizio: sono partito a 5’30”/km, ma non sono riuscito a mantenerla e così dopo soli 11 chilometri ho cominciato piano piano a mollare, fino al quattordicesimo chilometro, dove ho cominciato a camminare e ad accusare dolori alle gambe (stranamente il fiato ce l’avevo apposto).
Piano piano mi sono rimesso in moto, abbassando notevolmente il ritmo e soprattutto non abbandonando la gara, cosa molto importante, perché era proprio il primo obiettivo: non abbandonare (oddio: il primo obiettivo dichiarato era quello di mantenere un ritmo che mi avrebbe fatto finire in meno di due ore, ma l’evidenza dei fatti scritti in questo post l’hanno smentito dopo metà gara).
Da questo punto di vista non mi conoscevo. Adesso lo so e alla prossima ci arrivo un po’ meglio.
Intanto il 14 maggio c’è la DeeJay Ten: ripartire da lì è una buona scusa per riprendere questo discorso sportivo che ho cominciato con me stesso. L’ultima volta era il 18 maggio del 2014 e la chiusi in 53’01”.

Piccolo accenno alla gara: l’ha vinta Daniel Kipkirui Ngeno in 1 02’ 29’’, stabilendone i record, e doppiandoci quasi al decimo chilometro, facendomi cominciare ad amare (quasi) sul serio questa disciplina.

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