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Sei soliti argomenti che sono stanco di contrastare

Su Valigia Blu Amenduni supporta sei argomenti retorici che chi non è grillino porta avanti per screditarli. MI sono permesso di commentare, mettendo nero su bianco e fissando quello che penso.

1. Utilizzare la pessima idea di un militante (bruciare un libro) e farla passare per un messaggio di tutto il MoVimento5Stelle -> se avessero detto che tutti gli elettori del PD rubano perché il tesoriere Lusi ha rubato, come vi sareste sentiti? E se avessero detto che tutti gli elettori del PDL sono frodatori perché il suo Presidente ha frodato? Se avessero detto che tutti gli elettori della Lega si sono laureati in modo illegale perché il figlio del Capo lo ha fatto? E così via, con decine di casi che possono essere estrapolati leggendo semplicemente l’attualità politica degli ultimi anni.

No, certo, al PD non tutti rubano né al PDL sono tutti frodatori. Invece bisognerebbe parlare di condivisione del gesto, perché l’ondata reazione dei grillini è evidente e palese. Un po’ di “con noi o contro di noi” è riscontrabile nei commenti sui siti e nelle discussioni che faccio di persona con amici che hanno votato M5S: nonostante io abbia detto di essermi pentito di aver votato PD, sono comunque etichettato.

2. Sostenere che la gazzarra (se gli onorevoli sono violenti, fisicamente o verbalmente, sono complici di una gazzarra) di questi ultimi giorni in Parlamento è una forma di delegittimazione delle istituzioni -> lo è di più o di meno di far stabilire al Parlamento se Ruby fosse la nipote di Mubarak (per poi allearsi e formare un governo con chi ha votato, con convinzione, la ricostruzione fittizia di un albero genealogico)?

Mi pare che avevano promesso di “aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno”. Ora, forse l’avranno anche aperta, ma sembra che nell’olio ci stiano nuotando e anche bene. Se voglio cambiare le cose dall’interno, mi sembra più logico non fare come chi mi ha preceduto o come è lì da più tempo. Invece questi si sono amalgamati alla perfezione.

3. Sostenere che il comportamento del M5S in Parlamento squalifica il Parlamento stesso -> il ricorso sistematico al voto di fiducia (criticato persino dal Presidente Napolitano nel 2012) durante gli ultimi governi Berlusconi (53 casi dal maggio 2008 al novembre 2011) e Monti (34 casi tra novembre 2011 e agosto 2012) è più o meno squalificante di quello che (comunque piuttosto triste) è accaduto nell’ultima settimana?

Stesso discorso per il punto 2: un’Istituzione già di per sé delegittimata non avrebbe avuto bisogno di altra delegittimazione. Per salvare una nave che sta affondando, non credo che farla affondare definitivamente sia la soluzione più azzeccata. Ma penso che questa sia la soluzione più auspicata dai grillini (non tutti, spero). Buon per loro.

4. Utilizzare la pessima idea di fare un video con un’allusione sessista nei confronti di Laura Boldrini -> chi di voi non ha mai fatto una battuta sessista su una donna politica che fa parte del campo politico “a voi avverso” alzi la mano. Io non posso, perché mi è capitato. (a tal proposito: chissà quante risate si sta facendo Berlusconi leggendo i giornali di questi giorni e pensando all’ipocrisia di molte alzate di scudi).

Non che mi senta legittimato a farlo, ma se lo faccio io, uno sconosciuto qualunque, mi può anche andar bene. È deprecabile che lo faccia, certo, ma non ho otto milioni di persone che votano il mio movimento e le mie parole non saranno di sicuro diffuse dai social o riportate dalle testate giornalistiche. Stare “lassù” significa anche avere un certo stile (quello che al PD o al PDL non hanno, sia chiaro), capire che dire certe cose in un certo modo può seriamente influenzare i comportamenti della ‘Gente’. Personalmente credo che di volgarità se ne siano viste abbastanza. Di cosa ‘fare’ alla Boldirini in macchina non me ne frega niente.

5. Sostenere che i meccanismi di democrazia interna al MoVimento5Stelle sono poco democratici -> difficile sostenere il contrario. I voti avvengono su un sito proprietario (www.beppegrillo.it) senza meccanismi oggettivi di verifica esterna dei meccanismi di voto. Però voglio fare una domanda a tutti i non-elettori del M5S: chi di voi è stato contattato dai leader nazionali del vostro partito per chiedervi un parere sulla riforma della legge elettorale? Grillo, in qualche modo, lo ha fatto.

Quando nel sito del MoVimento aprono le votazioni per temi importanti, i numeri si aggirano sui 30000-50000 votanti, che rappresentano lo 0,35-0,40% degli otto milioni di voti di tutto il M5S. Il calcolo su 48 milioni di aventi diritto al voto non lo faccio nemmeno. Ora, non è che si contesta la democraticità della cosa, più che altro sorrido all’idea che un partito (perché questo è) si basi sulla volontà del suo 0,35% e che per giunta pretende di considerarsi diverso dagli altri.

6. Votare M5S vuol dire mettere l’Italia in mano a un gruppo di persone inesperte -> Possibile. I professori, gli ottimati, i saggi hanno però prodotto disastri come quello degli esodati. Qualcuno può dimostrare scientificamente che la classe dirigente del MoVimento5Stelle farà peggio di chi ha governato l’Italia negli ultimi 20 anni?

Vero. I politici di professione hanno fatto i danni che stiamo subendo, ma di sicuro approdare in Parlamento o al Senato senza mai aver amministrato non lo trovo vantaggioso: è come se io, il solito sconosciuto di prima, pur con tutta la buona volontà, mi mettessi a fare politica ad alti livelli senza averla mai fatta prima. C’è gente onesta che sa come farla, che si impegna. Poi purtroppo arrivano in alto e c’è meno ossigeno, ma questo è un altro discorso.

L’articolo di Amenduni lo trovate su
http://www.valigiablu.it/sei-argomenti-retorici-contro-il-movimento5stelle-che-non-sposteranno-un-voto-anzi/

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