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I treni fanno schifo anche in America

Chi ha degli amici americani e ha provato a proporre loro di viaggiare in treno per lunghe distanze, è probabile che abbia ricevuto un’occhiataccia prima, e poi un consiglio a mezzo fra lo spassionato e il compassionevole.
Il punto è che negli Stati Uniti, le ferrovie non sono viste di buon occhio né dai passeggeri, né da coloro che ci dovrebbero investire un po’ di soldi.
Prendete la Northeast Corridor, per esempio. È la linea ad alta velocità che collega il corridoio nord est, appunto, la quale da Boston porta a Washington. L’area più densamente popolata dell’Unione. La linea ferroviaria elettrica gestita dalla Amtrack passa da Providence, New York City, Philadelphia e Baltimora prima di arrivare nella capitale e copre 729,5 chilometri con punte di 150 km/h con undici milioni di passeggeri in media all’anno. A oggi, secondo Vox, non è stato fatto nessun adeguamento all’aumento della densità di popolazione e di conseguenza all’aumento della densità d’utenza. I ricavi generati dal profitto della NEC servono a coprire le spese per il mantenimento delle infrastrutture, e quindi un adeguamento sarebbe fuori budget.

Al di fuori della NEC, il servizio ferroviario offerto dalla Amtrack è dir poco pauroso per quanto è lento, se è vero che da Washington a Pittsburgh il treno ci mette sette ore e tre quarti per fare 402 km a un prezzo minimo di 51$ e con una sola corsa al giorno che parte alle quattro del pomeriggio per arrivare a destinazione nel cuore della notte.
Per farsi un’idea, per coprire i 476 km che dividono Roma da Milano bastano tre ore e 35 al massimo con un cambio di treno durante la tratta.
Il Megabus da Washington a Pittsburgh mette a disposizione due corse al giorno e non si pagano più di 15$.

Il nocciolo della questione sta negli investimenti. La maggior parte dei soldi spesi negli Stati Uniti per il trasporto ferroviario sono andati a vantaggio delle merci, mentre il trasporto passeggeri è rimasto indietro. C’è un dato che giustifica questa cosa: molte delle linee al di fuori dalla NEC sono possedute da aziende di trasporto merci, che non hanno nessun interesse a spendere per incrementare i passeggeri, anche perché comunque la densità di popolazione di molte zone del continente non fa valere la pena di investire in questo senso. Ecco perché gli USA non seguono gli esempi di Francia, Spagna, Giappone o Cina, che hanno costruito quelle che sono le migliori rete ferroviarie al mondo non sulle infrastrutture vecchie, ma ex novo.

Ecco perché molti preferiscono spostarsi in aereo anche fra grandi megalopoli vicine.

Wendover Production spiega a parole (e in inglese) come sta la situazione

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